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La storia del centro antiviolenza Safiya di Polignano è un mezzo per parlare alle donne del nostro territorio

La storia del centro antiviolenza Safiya

Il Contesto

Nel 2005, tutti si chiedevano se, anche a Polignano, ci fossero casi di violenza alle donne, come se la città fosse un’isola felice. Non si voleva vedere la realtà che si vive tutti i giorni nelle case, nelle piazze, nei luoghi di lavoro, tra amici e parenti, dove il ruolo della donna è cristallizzato ad una appendice secondaria, tanto radicato che non si vede, tanto indiscusso che non ci si accorge dello squilibrio.

Questa differenza sostanziale è violenza, perché la differenza sta nella subalternità.

La violenza alle donne esce in piazza a braccetto con chi la agisce, sorridente, ben vestita e pettinata, perché nessuno deve sapere, sono cose private.

Il Centro Antiviolenza nel territorio sta a significare che così non è. La violenza NON è un fatto privato. Ma è un reato, una lesione dei diritti fondamentali dell’umanità “è un ostacolo per il raggiungimento degli obiettivi di eguaglianza, sviluppo e pace e che contravviene all’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. (ONU nella IV Conferenza Mondiale di Pechino 1995).

I primi centri antiviolenza in Italia risalgono agli inizi degli anni ’90, mentre negli anni ’80 erano già presenti nel nord Europa.

Fino ad allora, le donne vittime di maltrattamenti non avevano luoghi dove rivolgersi per essere ospitate o semplicemente ascoltate e sostenute nei propri diritti.

L’origine dei centri antiviolenza si collega al movimento di liberazione delle donne degli anni Settanta. Le radici del movimento erano stati i gruppi di autocoscienza, nei quali le donne condividevano storie di vita ed esperienze e costruivano l’analisi storico-politica della dominazione maschile e della subordinazione femminile. Nei gruppi di autocoscienza femminista, il fenomeno della violenza in famiglia da parte del partner emergeva in maniera preponderante: da qui l’idea di istituire case rifugio, dove le donne vittime potessero nascondersi e proteggersi per ricominciare una vita libera dalla violenza.

Iniziò così una rivoluzione che sfidava il potere assoluto, secolare ed immutabile che gli uomini esercitavano nella famiglia, pilastro e nucleo della società. Le mogli, le figlie, le sorelle che decidevano di allontanarsi da casa, senza preavviso, per andare a vivere con gruppi di donne in case protette, gestite da sole donne, in realtà attaccavano la struttura della politica sessuale patriarcale.

Dalla nascita della prima Casa delle donne nel 1989, in meno di un decennio, in Italia, nacquero 70 centri antiviolenza che si riunirono per la prima volta a Ravenna nel 1998 in un’assemblea dalla quale emerse una piattaforma di pratiche politiche condivise.

In tutti questi anni, i Centri antiviolenza si sono battuti per rispondere ai bisogni di donne e bambini/e, vittime della violenza maschile, ma soprattutto su come obbligare le istituzioni a mettere al centro della loro agenda politica azioni contro la violenza. (fonte Liberetutte)

Forti di esperienza politica con il movimento femminista degli anni 70, maturata negli anni attraverso approfondimenti di teorie e prassi insieme alle donne dei Centri Antiviolenza e case rifugio del capoluogo pugliese, 7 donne di Polignano decisero di aprire nel Comune un Centro Antiviolenza.

Le tappe principali e i momenti istituzionali più importanti

8 marzo 2005: L’Associazione “Safiya” ONLUS è stata iscritta all’anagrafe ONLUS, ai sensi dell’art.3, comma 2 del D. M. 18-07-2003 n. 266. Il Comune di Polignano a Mare, con l’Assessora alle Politiche Sociali Carmen Centrone, ha assegnato a Safiya due stanze all’interno del Centro Sociale “Gioia di Vivere”, in via Don Luigi Sturzo n.c.

7 – 10 luglio 2005: L’Associazione “Safiya” Onlus si è presentata alle Istituzioni e alla cittadinanza di Polignano a Mare con la manifestazione “Antichi mestieri, nuovi diritti”. Il programma prevedeva dibattiti sui temi dei diritti acquisiti dalle donne con il nuovo diritto di famiglia e con la legge che tutela le donne dal crimine delle violenze. Sono intervenute: la presidentessa e la consulente legale dell’Associazione e il centro antiviolenza Desireè di Bari. È stato proiettato il video di Amnesty International “Mai più violenza sulle donne”. Sono intervenute le poetesse di Polignano che hanno letto dei loro versi sulle tematiche di genere.

Settembre 2005: Safiya ha proposto all’attenzione degli Assessori alla Cultura del Comune di Polignano a Mare, della provincia di Bari e della Regione Puglia, il progetto “Donne per Safiya”, coi i laboratori “Antichi mestieri”, vissuto come momento di aggregazione, e “Danza, teatro e musica”, per le fasce più giovani, inteso come momento in cui poter metter fuori le emozioni, le difficoltà, le ansie e le paure tipiche della loro età.

L’esperimento del progetto “Donne per Safiya” ha conseguito i risultati sperati. Le donne e i giovani si sono avvicinati all’Associazione, condividendo con entusiasmo le sue finalità e il suo percorso.
Nel 2006, l’Associazione “Safiya” Onlus ha offerto sostegno psicologico e consulenza legale gratuiti alle donne che subiscono violenza e ai minori, vittime attive o passive di abusi e atti violenti. Per quanto concerne l’accoglienza in casa rifugio, struttura ad indirizzo protetto, l’Associazione Safiya ha fatto riferimento all’Associazione Aracne di Bari con “la Città di Petra” e alle Case del territorio nazionale.

24 settembre 2006: L’Associazione “Safiya” Onlus ha presentato la manifestazione conclusiva del progetto “Donne per Safiya” in piazza Trinità di Polignano a Mare. Hanno partecipato l’Accademia di danza di Bari Unika, la compagnia teatrale “la Differance”, il centro antiviolenza di Bari Desireè, l’Associazione Rete Radiè Resch “Angelo Maria Onlus”.

L’Associazione “Safiya” conseguentemente all’esperienza di questi primi anni di intervento con le donne che vivono situazioni di disagio sociale e familiare, convinte che l’emancipazione non può prescindere da un minimo di autonomia economica, ha promosso con più energia il laboratorio “Antichi Mestieri”, inserendolo in reti etiche commerciali.

Il 16 febbraio 2007 l’Associazione “Safiya” ha promosso il primo forum delle Associazioni di Donne, Centri Antiviolenza e Case Rifugio della Regione Puglia nella sala consiliare del Comune di Polignano a Mare. L’evento ha visto per la prima volta riuniti tutti i centri della regione che si sono costituiti in Coordinamento. L’atto costitutivo e il documento programmatico è stato posto all’attenzione delle Istituzioni comunali, provinciali e regionali e allo stesso Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.

Nel 2007, l’Associazione si è impegnata per una qualificazione professionale come Centro antiviolenza, partecipando a corsi di formazione e a forum tematici.

22 e 23 settembre 2007: Safiya ha partecipato a Firenze alla riunione della Rete Nazionale dei Centri Antiviolenza, rappresentando anche il Coordinamento dei Centri della regione Puglia.

24 novembre 2007: L’Associazione “Safiya” ha partecipato alla Manifestazione nazionale a Roma contro la violenza alle donne con il Coordinamento regionale e insieme alla Rete Nazionale dei centri.

30 novembre 2007: L’Associazione “Safiya” ha presentato alla Regione Puglia, settore cultura, mediterraneo e pace, il progetto Premio letterario Inchiostrobianco, con l’obiettivo di raccogliere scritti di donne aventi la finalità di indicare i linguaggi delle diversità di percorsi orientati alla ricerca di autorevolezza e libertà femminile; un dialogo tra donne consapevoli che la scrittura può ri-dire il mondo, tessere relazioni e forme produttive di riconoscimento reciproco. L’obiettivo che l’Associazione “Safiya” e Zane Editrice si sono posti è stato quello di aprire una “stanza”, non solo simbolica, per tutte le donne, ed operare insieme con loro, attraverso percorsi di scrittura, un radicamento, un ritorno alla propria radice! Il premio letterario è stato pensato da DONNE ed è stato rivolto a tutte le DONNE che usano la scrittura non solo come forma d’arte, ma come nutrimento per se stesse.

23 Gennaio 2008: L’Associazione “Safiya” ha tenuto un incontro cittadino “Emozioni distruttive e violenza”.

19 febbraio 2008: L’Associazione “Safiya” ha presentato all’amministrazione comunale una proposta di bilancio di genere e l’attivazione dell’osservatorio sulla violenza di genere. “Un bilancio non è neutro. Il bilancio di genere è finalizzato a rileggere le ricadute dell’attività di una amministrazione rispetto alle differenze tra donne e uomini, che ne vuole enfatizzare le differenze in termini di esigenze e aspirazioni personali.”

30 e 31 agosto 2008: In piazza San Benedetto di Polignano a mare si sono svolte le serate conclusive del premio letterario Inchiostrobianco edizione 2008. Il Premio ha riscontrato molti consensi e partecipazione allargata, raggiungendo l’obiettivo di aprire una porta sui linguaggi  condivisi della realtà femminile, sia letteraria che sociale, che più ampiamente culturale.

Ottobre 2008: L’Associazione “Safiya” viene riconosciuta socia dell’Associazione nazionale Di.Re contro la violenza Onlus.

Il 29 settembre 2008 si è costituita l’Associazione Nazionale D.i.Re “Donne in Rete contro la violenza”, la prima associazione italiana a carattere nazionale di centri antiviolenza non istituzionali e gestiti da associazioni di donne. D.i.Re, che affronta il tema della violenza maschile sulle donne secondo l’ottica della differenza di genere, è nata allo scopo di costruire una azione politica nazionale che, partendo dall’esperienza maturata nelle diverse realtà locali, promuova azioni volte ad innescare un cambiamento culturale di trasformazione della società italiana nei riguardi del fenomeno della violenza maschile sulle donne. D.i.Re intende dare visibilità alla metodologia e all’attività dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, con iniziative volte alla conoscenza del fenomeno della violenza, elaborare progetti di ricerca, in un’ottica di riflessione sulle esperienze e di formazione continua e diffusa per i Centri e per il territorio. Obiettivo fondamentale diventa così far conoscere e mutare nella società la percezione dell’entità e della gravità della violenza sulle donne, la sua collocazione nei crimini contro l’umanità, a prescindere dal colore e dalla nazionalità dell’uomo che la esercita e della donna che la subisce. L’associazione nazionale D.i.Re si pone come interlocutrice delle istituzioni nazionali e internazionali, anche attraverso l’elaborazione e/o la modifica della normativa relativa ai diritti delle donne, forte del proprio patrimonio di saperi, di elaborazioni ed esperienze professionali acquisite in tanti anni dai Centri antiviolenza, anche al fine di individuare, valorizzare e diffondere esempi di buone pratiche di contrasto alla violenza messi a punto a livello locale, nazionale ed internazionale, rafforzando l’attività dei Centri e delle Case delle donne già esistenti e favorendo la costituzione di una capillare rete di nuovi centri antiviolenza.

10 luglio 2009: L’Associazione “Safiya” Onlus è iscritta all’Albo delle Associazioni e Movimenti Femminili della Regione Puglia.

Luglio 2009: L’Associazione “Safiya” Onlus, all’interno del “Libro Possibile” ha presentato la pubblicazione del libro della vincitrice della sezione Silloge poetica del Premio letterario Inchiostrobianco.

Agosto 2009: È stato presentato nella sede dell’Associazione “Safiya” il cortometraggio “Casa dolce casa” tratto dalla sceneggiatura vincitrice per la stessa sezione del Premio Letterario Inchiostrobianco. Il tema è il percorso di uscita dalla violenza di una donna con i suoi bambini che viene accolta in una casa rifugio ad indirizzo protetto.

12 Dicembre 2009: il cortometraggio è stato presentato al pubblico nella sala consiliare del Comune di Polignano a Mare.

17 e 18 Febbraio 2010: “Safiya” partecipa alla II Conferenza Regionale delle Politiche Sociali in Puglia, 2° sessione: prevenire e contrastare la violenza di genere, discutendo e proponendo modifiche alle Linee Guida Regionali sulla gestione e funzionamento dei Centri Antiviolenza. Importante momento politico per Safiya e per i centri pugliesi che si confrontano con le Istituzioni. Dal confronto sulle pratiche ma anche sui principi che regolano i Centri Antiviolenza si chiede alla Regione di sostenere i Centri con leggi mirate che contrastino la violenza alle donne ma anche sostengano i centri già operanti con finanziamenti e bandi accessibili alle Associazioni di donne.

15 maggio 2010: Safiya e l’Associazione Donne di Puglia organizzano a Polignano a Mare il seminario “Metodologie operative condivise, elaborazione dati e gestione della privacy dei Centri Antiviolenza e Case Rifugio della Regione Puglia”

28 gennaio 2011: Proiezione del documentario di Elisabetta Francia “Parla con lui” storie di maltrattamenti tra le mura  domestiche: la parola agli uomini per VINCERE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE.
Segue dibattito pubblico a cui intervengono:

  • Anna Maria Montanaro, Presidente Associazione “Safiya”;
  • Nino De Giosa, Associazione nazionale Maschile Plurale;
  • Rosa Cecilia Caprera, Presidente Associazione Io Donna di Brindisi;
  • Mirella Pasca, Presidente Associazione Alzaia di Taranto;
  • Valentina Marzano, Psicologa Centro Antiviolenza “Safiya”;
  • Maria Cristina Lanzillotta, Avvocata Centro Antiviolenza “Safiya”.

06 aprile 2011: L’Ordine Psicologi Puglia promuove la SETTIMANA DEL BENESSERE PSICOLOGICO, “Lo sguardo di Egeria: aspetti psicologici sulla violenza delle donne”. La violenza non è solo quella fisica e talvolta le ferite più dolorose sono quelle non visibili. Un’occasione per discutere delle conseguenze psicologiche delle violenze subite dalle donne.
Relatrici:

  • Pamela Pellegrini, psicologa;
  • Carla Costanzo, psicologa, specializzanda in psicoterapia;
  • Anna Maria Montanaro Presidente Centro Antiviolenza “Safiya” Onlus.

11-12-13 ottobre 2011: XIII Conferenza Internazionale contro la violenza di genere, organizzata da WAVE (Women Against Violence Europe), Associazione Nazionale DiRe (Donne in rete contro la Violenza), Differenza Donna (Associazione di Donne contro la violenza alle donne Roma), Protomoteca del campidoglio ROMA, Casa Internazionale delle Donne ROMA. Con lo speciale riconoscimento della più alta carica dello Stato Italiano, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che premiato la Conferenza con l’assegnazione di una Medaglia.

31 marzo 2012: Presentazione del libro dell’Avvocata Barbara Spinelli “Femminicidio: dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale”. Interventi di: Anna Pramstrahler della Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna e DiRe; Giulia Sannolla dell’Associazione Sud Est Donne; Magda Terrevoli già Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia. Per l’occasione le volontarie di “Safiya” hanno presentato l’introduzione alla ricerca “Il femminicidio rappresentato dal linguaggio dei media nel nostro territorio”.

15 Maggio 2012: Consegna ufficiale della lettera dei Centri Antiviolenza aderenti all’Associazione nazionale Di.Re al Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano. L’Associazione “Safiya” fa pervenire la lettera al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e al Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli e al Sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto.

22 giugno 2012: “La notte bianca dei Centri Antiviolenza”. Iniziativa nazionale promossa dai Centri Antiviolenza dell’Associazione Nazionale Di.Re.

18 gennaio 2013: Forum sulle Pari Opportunità in collaborazione dell’Assessorato alle Pari Opportunità. Sono intervenute: Elena Gentile, Assessora Politiche Sociali della Regione Puglia; Teresa Zaccaria, Consigliera di Parità supplente Regione Puglia; Rosa Cicolella, Presidente Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia; Anna Maria Carbonelli Quaranta, Presidente Consulta regionale femminile Regione Puglia; Stella Sanseverino, Consigliera di Parità Provincia di Bari. Hanno moderato il dibattito: Marilena Abbatepaolo, Assessora alle Pari Opportunità Comune di Polignano a Mare; Anna Maria Montanaro, Presidente “Safiya”. All’interno del Forum viene proiettato il cortometraggio “Giulia ha picchiato Filippo” della regista Francesca Archibugi,  realizzato con fondi del bando ministeriale vinto da Differenza Donna di Roma, con il partenariato di “Safiya”.

14 febbraio 2013: One Billion Rising, la giornata ideata da Eve Ensler, autrice de “I monologhi della vagina”. E’ la più grande mobilitazione contro la violenza alle donne. L’invito che la Ensler rivolge a tutte le donne del mondo, vittime di soprusi da parte di padri o mariti, è di rompere il silenzio, uscire dall’isolamento e dalla paura. Di chiedere giustizia e pretenderla. Ballando. Lo slogan è “Rise, release, dance”, ovvero: “Alzati, liberati, danza”. Hanno aderito le Associazioni di Donne del territorio. UN MILIARDO DI DONNE CHE SUBISCONO VIOLENZA NEL MONDO E’ UN’ATROCITA’, UN MILIARDO DI DONNE CHE DANZANO E’ UNA RIVOLUZIONE.

Marzo – Aprile 2013: Diffusione nella regione Puglia del cortometraggio “Giulia ha picchiato Filippo” della regista Francesca Archibugi. Progetto vincitore del bando indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, per la realizzazione di un cortometraggio sulla prevenzione e il contrasto alla violenza da diffondersi nelle scuole e nelle università nelle Regioni. Safiya è referente per la Puglia del progetto.

22 Marzo 2013: Safiya riceve dalla Regione Puglia l’iscrizione nel Registro dei Servizi del Welfare d’Accesso del servizio denominato “Centro Antiviolenza” con sede in Polignano a Mare, in via Don Luigi Sturzo n.c.

20 Aprile 2013: Safiya partecipa all’assemblea/seminario di D.i.Re a Reggio Emilia. Quale politica dei Centri antiviolenza oggi? A cura delle Associazioni: Casa delle donne contro la violenza di Modena e Nondasola di Reggio Emilia. I centri antiviolenza appartenenti all’associazione Di.Re si interrogano su quali sono i cambiamenti politici che si stanno verificando all’interno, quali sono dettati da adeguamenti alle politiche nazionali che sempre più limitano i finanziamenti ai centri antiviolenza e che non si sono ancora corredate di un piano nazionale. Il confronto tra 70 centri del territorio nazionale si rivela di estrema importanza e crescita.

16 maggio 2013: Safiya partecipa al convegno nazionale organizzato da Di.Re “dai Centri Antiviolenza azioni e proposte per rafforzare la libertà delle donne”. Roma presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana. Durante il convegno l’Associazione nazionale DiRe ha firmato il protocollo d’intesa con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) relativo alla sensibilizzazione dei Comuni sul tema della violenza contro le donne.

13 luglio 2013: Per “Il libro possibile” l’Associazione “Safiya” presenta il reading di “Ferite a morte” di Serena Dandini interpretato dall’attrice polignanese Antonella Carone. Tutti i monologhi di ‘Ferite a morte’ – spiega Serena Dandini – ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica”.

5 agosto 2013: In occasione delle “Notti Rosa” della Regione Puglia, “Safiya” presenta:

  • il reading di Ferite a morte interpretato da  Antonella Carone;
  • dialoghi sulla violenza alle donne con Tiziana Corti, funzionaria dell’Ufficio Garante di Genere; Teresa Zaccaria, Consigliera di Parità supplente della regione Puglia; la Presidente e le operatrici di Safiya;

– One Billion Rising la danza delle donne con l’Accademia delle Muse di Polignano a Mare

6 – 7 Settembre 2013: Safiya organizza due giorni di formazione per i Centri Antiviolenza della Puglia, docenti Angela Romanin e Cristina Karadole della casa delle Donne per non subire violenza di Bologna. Partecipano i Centri pugliesi: Associazione Io Donna di Brindisi, Associazione Alzaia di Taranto, Associazione Donne Insieme Centro Antiviolenza Renata Fonte di Lecce, Associazione IDeA di Trepuzzi, Associazione Sud Est Donne Centro Antiviolenza Fuori dal Silenzio di Martina Franca. I moduli formativi sono:

  • La rilevazione dati e gli interventi in tema di comunicazione sul femminicidio nella Regione Puglia;
  • L’identificazione, la valutazione e la gestione del rischio di recidiva e di omicidio nella violenza nelle relazioni di intimità.
  • Violenza alle donne: creazione di una rete “esperta” per l’interazione sul territorio, come offrire protezione.

3 ottobre 2013: Incontro formativo con le operatrici del Centro Save di Trani, docenti Anna Maria Montanaro, Stefania Giannoccaro, Sabrina Ruggiero di Safiya. Supporto formativo, il film-documentario “Vogliamo anche le rose” di Alina Marrazzi. “E’ fondamentale conoscere chi siamo e per farlo dobbiamo sapere da dove veniamo, conoscere la nostra storia per avere una identità.”

25 novembre 2013: sit-in davanti e in aula consiliare, durante lo svolgimento del consiglio comunale, “Sciopero delle donne” e deposizione delle scarpe rosse come simbolo della lotta al femminicidio. Intervento delle consigliere e dell’Assessora alle Pari Opportunità per sottolineare l’iniziativa di Safiya.

22 febbraio 2014: Workshop: violenza domestica assistita dai bambini: analisi di una violenza vissuta e interventi per la tutela dei minori.Interventi: Silvia Carboni, responsabile area minori della Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna; Rosy Paparella, Garante per i diritti dei minori Regione Puglia; Assessore alle Politiche Sociali Paolo Mazzone; Assessora alle Pari Opportunità Marilena Abbatepaolo; I Centri Antiviolenza della Puglia. Segue “Formazione specialistica per i Centri Antiviolenza della Puglia: sostegno alla genitorialità per donne che subiscono violenza e supporto ai bambini e alle bambine vittime di maltrattamenti e/o abuso sessuale e/o violenza domestica assistita”. Docente Silvia Carboni, responsabile aria minori della Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna.

16 marzo 2014: Bari, piazza Ferrarese. Avon running la corsa delle donne. Progetto dell’Avon Cosmetics che per la seconda edizione ha voluto promuovere il Centro Antiviolenza e finanziare un progetto dell’Associazione Safiya.

26 agosto 2014: “Le testimoni Silenziose, la voce delle Donne”. piazza San Benedetto Polignano a Mare. Dal 27 al 31 agosto, le Testimoni Silenziose sono state presentate al Museo Pino Pascali. Il progetto Silent Witness (Testimoni Silenziose) nasce nel 1990 negli Stati Uniti con l’obiettivo di ricordare le donne uccise dai loro compagni, mariti, padri. Ideata da un gruppo di donne artiste e scrittici, insieme ad alcune organizzazioni contro la violenza, consiste in una mostra itinerante di sagome di donne, chiamate appunto “testimoni silenziose: ogni sagoma ricorda una donna uccisa e porta sul petto il suo nome, l’età, da chi e quando è stata uccisa. Dal 1990 la campagna si è diffusa anche in molti altri stati tra cui Israele, Inghilterra, Spagna, Ungheria, Romania, Australia, Cayman, Islanda. Nel 2005 in Italia sono state realizzate 20 sagome autoportanti a grandezza naturale, in un materiale di alluminio, che le volontarie della Casa delle donne di Bologna, mantengono  aggiornate annualmente riportando i nomi delle donne uccise nell’anno precedente. Lo scopo delle Testimoni è quello di dar voce a tutte le donne che non possono più parlare, al fine di creare una coscienza politica sull’esistenza del femicidio come conseguenza della diffusa violenza di genere presente nella nostra società.  Sebbene siano “silenziose”, le Testimoni urlano allo spettatore la loro storia e lanciano un messaggio d’allarme alle istituzioni affinché adottino azioni concrete per proteggere le donne vittime di violenza. La mostra è itinerante e dal 2006 ad oggi ha toccato tantissimi Comuni italiani, ma è arrivata anche a Strasburgo presso il Consiglio d’Europa.

In piazza san Benedetto le Testimoni hanno parlato attraverso le voci delle poetesse Antonietta Lestingi, Mariella Napoletano, Maria La Volpe, Marilena Abbatepaolo, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Polignano. L’Accademia delle Muse diretta da Ileana Pace ha interpretato il corpo delle donne attraverso danze delle sue allieve. L’Associazione ha appoggiato il progetto della dottoressa Castellani che lavora per e con le donne nel Congo, abbiamo avuto una sua testimonianza e abbiamo raccolto dei fondi da inviare al progetto nel Congo.

Ottobre 2014: Progetto femminicidio. Partendo dallo slogan femminista che “per ogni donna uccisa, maltrattata, offesa siamo tutte parte lesa”, l’Associazione Safiya, per sostenere la famiglia di una giovane donna vittima di femminicidio, fa un appello alla solidarietà per una presa di coscienza di un problema che riguarda tutte e tutti.

13 dicembre 2014: Attivazione Sportello Pari Opportunità. Preso la sede dell’Associazione Safiya è stato inaugurato lo Sportello per le Pari Opportunità gestito dalle volontarie di Safiya, alla presenza dell’Assessora alle pari Opportunità del Comune di Polignano prof.ssa Marilena Abbatepaolo, dell’Assessore alle Politiche Sociali Paolo Mazzone. Il progetto presentato da Safiya al Comune di Polignano ha tra gli obiettivi generali: ridurre i pregiudizi e gli stereotipi di genere promuovendo l’equità dei diritti per garantire un accesso ai servizi. Coerentemente con quanto la legge della Regione Puglia sulle politiche di genere n.7/2007, nata per garantire condizioni effettive di Pari Opportunità e ridisegnare il profilo delle città Pugliesi intorno al diritto alla vivibilità e alla qualità della vita delle donne e degli uomini di Puglia. I risultati attesi mirano al raggiungimento di una equità nei diritti delle donne, promuovendo una educazione di genere e riducendo drasticamente gli ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione, origine etnica, disabilità, età e orientamento sessuale.

18 novembre 2014: Prima udienza per l’omicidio di Bruna Bovino, vittima di femminicidio. Safiya organizza un presidio davanti al tribunale di Bari, sede della Corte d’Assise perché “per ogni donna uccisa e offesa siamo tutte parte lesa”. Safiya, DiRe, Donne di Puglia fanno un comunicato stampa congiunto.

13 gennaio 2015: La Corte d’Assise di Bari  accetta la costituzione di parte civile dell’Associazione Safiya Onlus per il processo per il femminicidio di Bruna Bovino.

6 maggio 2021 – Adeguandosi alla nuova normativa in seguito alla riforma del Terzo Settore, Safiya cambia ragione sociale e diventa APS con iscrizione n. 671 e denominazione Safiya Centro Antiviolenza e Centro di Promozione Sociale e Culturale delle Donne – APS

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